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Idealservice Atto III

Idealservice Atto III

Idealservice Atto III

 

La sala è strapiena, le persone attente. Durante la lettura della relazione presidenziale regna il silenzio, interrotto solamente dal fruscio delle pagine dei fascicoli che tutti i soci girano simultaneamente.

 

A memoria mai tanta attenzione durante un’assemblea dei soci, da sempre anche un’occasione di incontro, partecipazione e socialità, vissuta anche con una certa leggerezza grazie ai risultati di bilancio sempre positivi.

 

Ma questa volta è diverso, perché oggi Idealservice cambia parte della sua strategia, per affrontare un mercato della gestione del ciclo integrato dei rifiuti del tutto diverso rispetto a quello che fino qualche anno fa conoscevamo.

 

Nel 1953 Idealservice nacque come semplice impresa di pulizie civili e industriali; nel 1990 si decise di ampliare la gamma dei servizi affiancando ai servizi di facility management i servizi ambientali; oggi, nel 2019, viene esposta la nuova strategia, finalizzata a garantire ad ogni settore in cui opera la cooperativa le opportune chance di crescita e sviluppo.

 

Le analisi dei dati finanziari hanno evidenziato che la parte più industriale della cooperativa, ovvero quella relativa agli impianti di selezione e riciclo, per crescere deve aprirsi al mercato diventando società di capitale. Per affrontare il piano di sviluppo programmato c’è bisogno di investimenti elevati che, per le grandi dimensioni raggiunte dalla divisione impianti, non sono più sostenibili dalle forme di finanziamento che la struttura societaria cooperativa consente. Una sfida che si è certi di poter affrontare positivamente grazie alle solide basi e conoscenze, ma pur sempre una sfida.

 

E quindi ecco la proposta di far diventare a breve la parte degli impianti una società di capitali, aperta a soci e finanziatori esterni. Soci e finanziatori che ovviamente dovranno condividere e garantire la visione di Idealservice, sia per quanto riguarda gli indirizzi strategici sia per quanto riguarda il rapporto con i lavoratori.

 

La nuova azienda si chiamerà I. Blu Spa e, grazie alla nuova forma societaria, potrà diversificare i rischi e potrà finalmente accedere alle agevolazioni riservate alle imprese energivore a indirizzo prevalente, per essere fin da subito più competitiva ed efficiente.

 

Nella relazione è stato detto molto chiaramente che I. Blu sarà al 100% di proprietà di Idealservice (almeno inizialmente) e per i lavoratori il passaggio alla nuova azienda sarà automatico e senza penalizzazioni.

 

La relazione si conclude, qualche socio sale sul podio per esporre la sua opinione su quanto sta accadendo. E Alla fine del dibattito si vota per dare vita al nuovo corso, fiduciosi che possa essere l’inizio di qualcosa di ancor più interessante.

Votato all’unanimità il bilancio 2017