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Ricerca&Sviluppo sulle plastiche miste

Ricerca&Sviluppo sulle plastiche miste

Ricerca&Sviluppo sulle plastiche miste

Prosegue con risultati promettenti lo studio di fattibilità promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico tramite Invitalia (l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa) e finalizzato a creare una più ampia circolarità nella filiera della plastica, attraverso l’ampliamento dei potenziali sbocchi per la materia derivante dal riciclo delle plastiche miste.

Si tratta delle plastiche più difficili da riciclare, che per questo finiscono nella maggior parte dei casi in inceneritore e/o in discarica: riuscire ad ampliare le possibilità di riutilizzo di tali plastiche significa ridurre gli sprechi e i danni ambientali, creando al contempo nuovo valore per il movimento cooperativo attraverso l’ingresso in nuovi spazi di mercato.

Lo studio di fattibilità, che, a seguito di aggiudicazione, Idealservice - esperta in tutte le fasi di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, dalla raccolta al riciclo - sta realizzando insieme ad ICIE (Istituto Cooperativo per l’Innovazione, capofila) e al Consorzio Integra (consorzio di cooperative che operano principalmente nel settore delle costruzioni), vede anche la partecipazione attiva, in qualità di partner esterni, di MaterialScan (start-up dell’Università degli studi di Trieste - Dipartimento di Ingegneria e Architettura) e di Innovacoop (società di Legacoop Emilia-Romagna che sostiene la crescita e lo sviluppo delle imprese cooperative attraverso la promozione dell’innovazione e dell’internazionalizzazione).

Si tratta quindi di un gruppo di lavoro con competenze trasversali e specialistiche, che sta portando avanti uno studio nato e cresciuto all’interno della rete di Legacoop e che - come evidenziato nel recente incontro svoltosi a Roma per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’attività - ha l’ambizione non solo di risolvere un problema ambientale, ma di dare anche un valore sociale alla soluzione, creando occupazione sul territorio attraverso azioni di sistema e l’integrazione di cooperative in filiere produttive nazionali.

Come? Puntando ad intervenire non solo a valle, attraverso il riciclo, ma anche a monte, ovvero sulla progettazione dei prodotti in plastica, per ridurre i problemi che imballaggi sempre più complessi creano alla selezione e all’effettiva possibilità di riciclo delle plastiche e dando risposta ad un mercato sempre più attento alla sostenibilità dei consumi.

L’obiettivo è promuovere una filiera che – agendo sull’intero ciclo di vita del bene, dalla progettazione al riciclo passando per il suo uso/consumo – sia compiutamente circolare.

Votato all’unanimità il bilancio 2017